Il mostro del disordine

É una sera buia e tempestosa. Romeo non riesce a dormire. Nel pomeriggio ha sentito la mamma parlare col papà del mostro del disordine. Diceva che, per quanto lei sistemi le cose, di notte c’è un mostro che gira per casa e tira fuori tutto di nuovo! Il papà ha risposto, con delle parole difficili, che non si può sconfiggerlo, è vietato da una Legge Universale addirittura!

É una sfida per SuperTasky! Ha deciso: forse lo affronterà! Dalla sua magica tasca prenderà una torcetta elettrica, come quella che ha usato alla recita di Natale per fare la stellina: nel buio lo scoverà! Finalmente la mamma potrà stare tranquilla.

Si prepara all’attacco! Sotto le coperte infila i pantaloncini. Quando tutti dormono, mano tremolante e pila accesa, si aggira per la casa buia…

Attenzione... un rumore strano... in un lampo afferra la scopa e... sbamm! “Brutto mostro peloso!” Il pensiero del suo coraggio, e del racconto che ne avrebbe fatto domani a scuola con Biba presente, viene cancellato da un lungo miagolio lamentoso ed arrabbiato.

Sentito il trambusto la mamma si alza di scatto come sempre e, intuito il problema, spiega al piccolo che quella del mostro era una battuta, un modo per sfogarsi: voleva solo dire che non ce la fa proprio a tenere in ordine la casa.

Crostino non se l’è presa troppo. Il suo padroncino avrà certamente modo di farsi perdonare.